Storia

I FONDATORI DELLA SOCIETa'

REALIZZATORE DELL’IDEA

Così il Dott. Angelo Cordioli, farmacista, oggi residente a Montegrotto Terme (Padova) primo presidente dell’A. S, Sedegliano, ricorda la fondazione dell’Associazione.

Sono trascorsi molti anni e quindi i ricordi sono un po’ nebulosi. Ricordo comunque che l’idea di fondare l’A.S.Sedegliano fu del maestro Angelo Fantini, che mi parlava spesso di questo suo desiderio. Eravamo se non erro nel 1960. Il motivo principale che spinse il maestro Angelo Fantini a fondare l’A. S. Sedegliano era che da molto tempo  nel comune non c’era alcuna attività ricreativa. Si organizzò un’assemblea di tutti gli sportivi del territorio comunale nell’asilo di Sedegliano, era il mese di luglio, e fu approvato lo statuto. In seguito s’invitarono tutti gli sportivi che lo desideravano a far parte del consiglio. Io fui eletto Presidente, Angelo Fantini Vice Presidente e Angelo Cristofoli Segretario. I consiglieri furono se ben ricordo, Giulio Moretti, Marsiglio Di Lenarda, Gilberto Rinaldi, Ilio Zappetti, Aldo Cividini e Luigino Morelli. Mi sfugge qualche altro nome. Nel primo anno di attività, la sede e gli spogliatoi  furono presso il bar. Per formare la squadra che  partecipò al nostro primo campionato in “Terza Categoria”, furono tesserati sia ragazzi che non erano legati ad altre società e altri, come Tam, Pierino Di Lenarda, Valoppi…che venivano dalla società del Codroipo. Questi i ricordi degli inizi societari. Saluto e abbraccio con affetto tutti gli sportivi giovani e anziani di Sedegliano.

 

I primi trent'anni della nostra storia

IL PASSATO ED IL PRESENTE DEL ASD SEDEGLIANO

La storia del calcio sedeglianese ha inizio nell’agosto 1945, con lo sbancamento del “CASTELLIERE” di proprietà della famiglia Micoli, allora adibito a deposito di materiale bellico e parco automezzi militari. Si trattò in pratica di sbancare senza l’ausilio di mezzi meccanici e con la sola volontà degli appassionati, circa 800 mc di materiale. La famiglia Micoli lasciò alla società l’uso gratuito, quale contropartita dei lavori effettuati, dell’area per tre anni. Al termine del periodo la famiglia Micoli chiese un canone annuo di locazione di Lire 40.000, onere che la società non fu in grado di sostenere. L’allora presidente Guerrino Rinaldi si rivolse all’amministrazione comunale,pari all’importo del canone locativo. Ma nemmeno il comune fu in grado di assumersi l’onere e l’attività sportiva dovette,per necessità,cessare. I giocatori, di conseguenza, dovettero rivolgersi ad altre associazione di altri comuni. Si trattò comunque della prima attività sociale e ricreativa sorta dopo il periodo bellico a Sedegliano.In quel primo scorcio di attività, dal 1945 al 1948 si svolsero tre campionati “Propaganda con giocatori provenienti dai comuni contermini. L’allenatore, proveniente dall’Udinese, era Gottardo Menini (originario di Sedegliano) Fra i vari giocatori citiamo Oscar Pressacco (ex Udinese), Paludo, Cautero e Bortolussi (proveniente da Codroipo).Del girone facevano parte Udinese B, Triestina B, Maniago, Pordenone, Sandanielese e Cividalese.Nel 1951 il Sedegliano riprese l’attività con il “Torneo di Turrida”che vedeva impegnate squadre della destra tagliamento; si trattò comunque di una attività sporadica. L’attività riprese spontaneamente nel 1956, con una squadra Juniores iscritta nel Comitato di Latisana, partecipando ai campionati 1956/57 e 1957/58 disputando le partite interne sul campo di Codroipo, essendo ancora Sedegliano sprovvisto di campo di gioco. Nel 1958 un gruppo di appassionati costituì l’Associazione Sportiva “Olimpique”.Fra i soci fondatori ricordiamo,Angelo Cristofoli,Walter Zoratto,Giuliano Dal Pol, Enzo e Rino Clablassi. L’associazione si finanziava con contributi volontari di dirigenti e sportivi,e ricorrendo all’organizzazione di feste. Sempre priva di un suo campo sportivo, la squadra,continuava a giocare le partite casalinghe a Codroipo. I risultati portarono a un secondo posto nel campionato 1958/59 e al primo posto in quello successivo. La gioia della vittoria però fu breve. La squadra, infatti, dovette essere sciolta, essendo i giocatori Juniores fuori età, e furono costretti a emigrare a Codroipo e Rivignano. Di quella formazione faceva parte anche Maurizio Moretti, che spiccò il volo verso la Spal di Ferrara.Il 2 settembre 1962 è la data ufficiale della nascita dell’Associazione Sportiva Sedegliano, costruita con lo scopo di propagandare l’attività sportiva intesa come mezzo di formazione fisica e morale della gioventù.>A coronazione della giornata celebrativa, si disputò la gara classica celibi e ammogliati con spaghettata finale. Tra i Soci dell’AS Sedegliano, ricordiamo il primo consiglio direttivo, formato da: Angelo Cordioli Presidente-Angelo Fantini Vice Presidente-Marino Baruzzini Segretario-Angelo Cristofoli Direttore Sportivo- Alcide Vit- Lucio Miculan – Giulio Moretti-Ilio Zappetti-Bruno Pividori – Gilberto Rinaldi – Luigino Morelli- Aldo Cividini, Consiglieri. I primi campionati del’AS Sedegliano sono stati di rodaggio. I risultati positivi iniziarono nel 1971/72 con la promozione in 2^ categoria. Vincendo poi il campionato 1973/74 il Sedegliano si trovò in 1^ categoria. Fasi alterne caratterizzarono i campionati successivi. Ai successi si sono alternate le retrocessioni. L’obiettivo della società essendo stato quello di promuover l’attività giovanile ed evitando, per necessità o principio, la compravendita di calciatori ha certamente penalizzato la prima squadra. Agli inizi degli anni 80 la società diede una svolta al settore giovanile, raggiungendo di iscrivere almeno una squadra in ogni categoria. Dal vivaio del Sedegliano è nato e cresciuto Valentino Leonarduzzi che ha raggiunto molte mete importanti nell’ambito del calcio nazionale. Nato il giorno di Natale del 1951 Valentino ha mosso i primi passi calcistici nelle giovanili del Sedegliano finendo poi in prima squadra, dove notato per le sue qualità, militò nell’Esperia di Udine di mister Bacchetti per poi andare all’Udinese, quindi Fiorentina in serie Alessandria, Chieti, Conegliano, Clodia Sottomarina per poi passare di nuovo all’Udinese in serie C. Con i gradi di capitano scalò con le zebrette Udinesi la scalata con Sanson prima e con Mazza poi, il ritorno in A. Il suo cammino poi è proseguito con il Vicenza, Triestina, Treviso e Pordenone. Appese le scarpe al chiodo dopo anni di calcio giocato, Valentino ha intrapreso la carriera di allenatore. Alla festa del trentennale, non potendo partecipare ha mandato un messaggio alla gente di Sedegliano e alla sua prima società di calcio. Così scrive:

Cari amici mi dispiace di non essere con voi a festeggiare il trentennale della fondazione dell’AS Sedegliano Calcio. Non sono parole di circostanza, ma particolarmente sentite, perché questa società ha rappresentato per me il punto di partenza per la mia carriera di giocatore. Sinceramente non è neanche pensabile un confronto con il “mondo” attuale poiché gli interessi erano soltanto calcistici e gli allenamenti e le partite erano vissuti come momenti ludici e ricreativi. Il campo di calcio rappresentava un momento di svago e non di sfogo per scaricare le tensioni esterne. Gli allenatori e i dirigenti erano maestri di vita oltre che uomini di sport. Sarebbe per me motivo di grande gioia vedere che gli attuali dirigenti e allenatori continuassero a svolgere con lo stesso spirito ed entusiasmo che ha contraddistinto i loro predecessori, per un Sedegliano Calcio sempre migliore. Devo dire però che in questo periodo le Società dilettantistiche sono penalizzate molto, per i problemi che voi conoscete bene: soltanto un grande “amore” per questo sport può far superare queste avversità. Questi sono pensieri dettati dal cuore per quelle gioie ed emozioni che ho provato in quegli anni ormai lontani.

 

IL BATTESIMO DEL CASTELLIERE

La Società Calcistica   SEDEGLIANO è stata fondata Nell’anno 1962(vedasi Doc.) Avvenne l’inaugurazione del campo sportivo il “CASTELLIERE” zona tra i paesi di Gradisca  e lo stesso Sedegliano.E’ un monumento dell’epoca preistorica più prezioso e ben conservato del Friuli,risalente tra il 1000 e 500 a.c. Tipica fortezza difensiva,ora adibita  ad impianti sportivi ,disposti in modo di non alterare la planimetria del superbo manufatto di terra,che è sotto il vincolo delle Belle Arti. E’ un rettangolo di circa otto campi Friulani, i cui lati maggiori misurano 185 Mt e i minori 150, chiusi da terrapieni di 6mt, con de clivo esterno di 0,45 Mt mentre l’interno più dolce è 0,75. Internamente è a scaglioni ,quasi immenso anfiteatro. I due vertici nord e sud sono perfettamente orientati ,come usavano nelle loro costruzioni,specialmente sacre i popoli che adoravano gli astri. Costruito nei primi anni sessanta il Castelliere(Cjastellèr) è stata una scelta difficile e nello stesso tempo “obbligata”considerando l’esistenza delle gradinate naturali e degli spogliatoi sotterranei facilmente ricavabili dai bunker costruiti dalla TODT(tedesche) durante l’ultima guerra. Probabilmente è un caso unico al mondo,quello di giocare le partite di calcio in una costruzione di origine preistorica ,utilizzata anche dai romani.